domenica 15 marzo 2020

L'immaginazione sociale

CHE COS'E?

La socialità che caratterizza l’essere umano va intesa principalmente come appartenenza di ogni uomo a un contesto sociale determinato, che struttura in profonditi la sua esperienza di vita. 

Afferrare il senso di questa appartenenza presuppone la capacità di identificare la "società" con un'entità a sè stante. Si tratta di un'operazione che richiede un notevole lavoro di astrazione, perchè consiste nel rintracciare, all'interno di ciò che si offre alla nostra osservazione, la presenza di norme, status, istituzioni, sistemi di stratificazione  e altre realtà simili.

Il sociologo Charles Wright Mills chiama questa capacità immaginazione sociologica: in virtù si essa ogni uomo può arrivare a comprendere se stesso come "punto di intersezione tra biografia e storia", cioè a cogliere, oltre alla trama delle sue vicende personali, l'ordito dei più ampi quadri storico-istituzionali in cui se sue vicende personali si collocano.
Immaginazione sociologica: capacita di vedere e valutare il contesto dei fatti storico-sociali all’interno del quale l’esperienza degli essere umani acquista significato e può essere valutata.



A COSA SERVE?

Per l'autore due sono le implicazioni più significative di questa capacità immaginativa:

- saper controllare gli eventi in un determinato contesto sociale
- saper leggere più lucidamente le proprie vicende personali

Da un lato l'immaginazione consente di intervenire sulle cognizioni superficiali che l'uomo tende a elaborare su se stesso e sull'ambiente in cui vive, mostrando come ogni affermazione o giudizio sulla realtà umana debbano essere sempre contestualizzati in riferimento a una specifica struttura sociale.
Dall'altro lato l'immaginazione sociologica ha un ulteriore importante effetto: la capacità di "educare" le persone a leggere le proprie esperienze individuali con più lucidità e profondità, cogliendo l'emergenza di temi e problemi di interesse pubblico.
L’immaginazione sociologica permette all’individuo di trasformare il disagio in consapevolezza attiva, capace di orientare il suo pensiero e il suo agire in direzioni ragionevoli. 

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Domande

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