lunedì 30 dicembre 2019

Dalla magia ai new media: forme del pensiero e della comunicazione

Il pensiero magico


-tra magia e religione c’è un rapporto molto stretto, per esempio nelle religioni tribali, figurano oggetti e simboli che che si ritengono dotati di speciali poteri, e si celebrano eventi come l’evocazione degli spiriti, le danze propiziatorie che essendo comuni a magia e religione, rendono incerto il confine tra queste due forme di cultura
-tra magia e scienze è evidente nei riti di guarigione, nell’astrologia e nell’arte di predire il futuro tramite l’interpretazione dei fenomeni naturali

La magia è la credenza nel potere del gesto e della parola. Le arti magiche comprendono formule verbali, invocazioni e pratiche, con cui si ritiene di influire sugli eventi o sulla natura delle cose a fini benefici (magia bianca) o malefici (magia nera). 
Una distinzione importante è quella tra magia naturale e magia cerimoniale. La prima mira a trasformare la natura inserendosi nel gioco delle sue leggi ed è l’antenata della scienza; la seconda, si prefigge di ottenere scopi benefici o malefici ricorrendo alle pratiche varie. 

Il termine 
-“magia” indicava in origine la sapienza dei Magi persiani, sacerdoti del culto zoroastriano. I magi erano considerati esperti nelle arti occulte e capaci di dominare le forze naturali.
-“negromanzia”, indica un’antica arte divinatoria fondata sull’evocazione degli spiriti dei defunti e su pratiche occulte effettuate sui cadaveri.
-“
divinazione”: designa l’arte di predire il futuro, ovvero di scoprire le intenzioni divine, interpretando gli eventi
-“sortilegio”: era nell’antichità, una pratica divinatoria, effettuata lasciando cadere dei bastoncini o altri oggetti colorati e interpretandone poi la modalità della caduta e dell’ordine..
-“incantesimo”: facoltà di ‘incantare’, cioè di soggiogare qualcuno, influire su di lui a distanza addormentarlo o pietrificarlo

Nella cultura popolare la stregoneria (strega e stregone) è l’arte occulta e pericolosa di uomini e donne dediti alla magia nera, mentre per l’antropologia lo stregone è un in individuo provvisto di autorità sacrale che, in virtù del suo rapporto con le potenze sovrumane, può compiere magie benefiche o malefiche a vantaggio o a danno della comunità.  

Due interpretazioni della magia: Frazer ed Evans-Pritchard 

James Frazer (1854-1941) individua quali fossero i principi del pensiero su cui la magia si basa 
-principio di similarità: secondo il quale il simile produce il simile
-principio di contatto: secondo il quale le cose che sono state a contatto tra loro continuano ad agire l’una sull’altra anche dopo la cessazione del contatto fisico 
I due principi danno origine, rispettivamente, alla magia omeopatica e alla magia contagiosa, che sono due rami della magia simpatica, così chiamata perché si basa sull’esistenza di una “segreta simpatia” che rende possibili, tra le cose, azioni a distanza. 
La magia, seconda Frazer, in quante sistema di pensiero o visione del mondo si basa sullo stesso principio della scienze moderna: l’universo è ordinato e uniforme, e in esso ogni causa è seguita da un effetto.
Questi principi quando vengono legittimamente applicati producono scienza, mentre applicati in modo corretto danno come risultato la magia.

L’antropologo Edward Evans-Pritchard partecipò a delle esposizioni nel regno degli Azande, un popolo di cacciatori, pescatorie di coltivatori, che gli permise di dare un’interpretazione non semplicistica e molto innovativa del ruolo sociale e della magia.
La magia degli Azande non mirava al controllo o alla modificazione degli eventi naturali attraverso l’evocazione di entità ultraterrene come demoni o spiriti, ma era rivolta alla relazioni tra le persone. (la distinzione principale era tra stregoneria e fattucchieria)
Con la magia gli Azande spiegavano le disgrazie e la malattia.

La magia e la stregoneria non hanno a che fare con il soprannaturale, ma sono in realtà profondamente umane.

domenica 8 dicembre 2019

L'allevamento

La domesticazione 
Una specie animale è resa "domestica", ovvero abituata a convivere con gli uomini in spazi limitati e ad essere da questi controllata.
Scopi: possono essere fonti di cibo, come mezzi trasporto o per ricavarne fibre tessili

Le origini:la pastorizia nomade
Società di pastori e allevatori: Aggregazioni umane di nomadi o seminomadi la cui principale strategia di sopravvivenza è costituita dall'allevamento di animali erbivori ruminanti (pecore, cammelli, capre, mucche, cavalli); sono diffuse in ambienti che non si prestano a essere coltivati per le caratteristiche del clima e del suolo.
La pastorizia nomade sia nata nel Medio Oriente come forma di adattamento a zone arride attuate da popolazioni emarginate dalle aree agricole più fertili.

La vita sociale dei popoli allevatori
Caratteristiche comuni che caratterizzano molte di queste società pastorali:
-il bestiame rappresenta la ricchezza e la principale fonte di prestigio sociale
-sono società instabili perché la loro base economica è fragile
-sono società patrilineari perchè la proprietà del bestiame è dei maschi capifamiglia
-sono società prive di stratificazione sociale e di autorità centrale

MONGOLI: sono stati costretti ad augure le loro tradizionali technice di allevamento e di aggregazione sociale per inglobarsi nei meccanismi della produzione industriale.
Con il nome "Mongoli" si indica una popolazione asiatiche appartenenti allo stesso gruppo linguistico , con caratteristiche somatiche simili, tradizionalmente dedicate all'allevamento dei cavalli.

L'allevamento di oggi e di domani 
Ancora oggi è un'attività economica molto importante, non solo perché fornisce risorse alimentari essenziali e prodotti come lana, pellicce, piume, setole ma anche perché consente di inserire nel processo produttivo risorse agricole non commestibili per l'uomo, come l'erba per i foraggi.
L'allevamento intensivo è una forma di allevamento del bestiame diffusa nelle aree altamente urbanizzate del mondo, come l'Europa; gli animali sono allevati in grandi stalle meccanizzate, dove la loro libertà di movimento è sacrificata.
L'allevamento estensivo è una forma di allevamento del bestiame praticata dove esistono grandi spazi per il pascolo; è particolarmente diffusa nel continente americano per quanto riguarda i bovini allevati per la produzione di carne, in Australia e in Nuova Zelanda per gli ovini che forniscono lana pregiata.











L'agricoltura

Le origini: la rivoluzione neolitica 
Circa 10000 anni fa l'uomo passa da cacciatore e raccoglitore ad agricoltore e allevatore di animali.
L'archeologo Vere Gordon Childe, padre della moderna paleontologia, diede il nome di rivoluzione neolitica, è la cosiddetta domesticazione di alcune specie e vegetali.

Considerazioni che spinsero l'uomo verso la domesticazione, il lavoro agricolo e l'allevamento:
- cambiamento climatico
- aumento della popolazione
progresso tecnologico nel settore della raccolta e della conservazione del cibo

La conseguenza fu la nascita di insediamenti fissi. I villaggi di solito sorgevano presso i fiumi, in zone collinari o in praterie ricche di cereali selvatici.

Gli sviluppi dell'agricoltura 
Il Medioevo du un periodo di grande rilievo storia dell'agricoltura e dell'allevamento, grazie all'introduzione di importanti innovazioni:
- la sostituzione del bue con il cavallo
-la diffusione dei mulini azionati dalla forza dell'acqua e del vento 
-la specializzazione delle attività
             Innovazione introdotta nel settore economico primario fin dal Medioevo; si verifica quando    contadini e allevatori si specializzano in una sola attività, a secondo del loro territorio di appartenenza.

Policultura: Attività economica che unisce la coltivazione di più prodotti all'allevamento di diversi tipi di bestiame.

L'agricoltura oggi
Oggi un'attività economica di fondamentale importanza, perché da essa dipende buona parte dell'alimentazione dell'umanità intera.

Agricoltura biologica è un tipo di agricoltura che si propone di essere benefica per l'ambiente, e quindi non usa diserbanti e pesticidi, combatte i parassiti in modo naturali, impiega concimi organici, valorizza la biodiversità e pratica la rotazione delle colture.

Le attività agricole praticate attualmente sono:
-l'agricoltura itinerante che comprende diverse fasi 1) liberare una porzione di terreno nella foresta tagliando e bruciando cespugli e piante, lasciando in piedi solo gli alberi 2) sul terreno preparato, si seminano o si piantono ortaggi, tuberi e piante da frutto. Dopo uno o più raccolti, quando le risorse del suolo sono ormai esaurite, i coltivatori si spostano alla ricerca di nuovi terreni da coltivare.

-l'agricoltura intensiva tende a incrementare la produttività del suolo intensificando i processi di irrigazione, fertilizzazione e lavorazione del terreno.Viene praticata tendenzialmente quando c'è poca terra in rapporto alle necessità di cibo.

-L'agricoltura estensiva viene praticata dove sono disponibili vaste estensioni di terreno poco manodopera; non richiede un investimento di capitali paragonabili a quello richiesto dall'" agricoltura intensiva", perché il minore impegno produttivo è compensato dalla vastità dei terreni messi a coltura.







Le origine dell'uomo e l'adattamento all'ambiente

Per fissare i concetti
p.66
1)Strumenti e tecnologie sono “prolungamenti” dell’intelligenza perché aumentano le capacità di adattamento dell’ambiento. Per esempio dai più semplici come la pietra scheggiata e il bastone da scavo ai più raffinati come il linguaggio parlato.
2)Secondo Leroi-Gourhan lo sviluppo del cervello è avvenuto in un ambiente già “culturalizzato” come la presenza di fabbricazione di oggetti, produzione di gesti comunicativi e l’elaborazione del linguaggio parlato. Quindi l’immagine di un’umanità dove evoluzione organica ed evoluzione culturale sono unite interagiscono tra di loro.
3)I primi uomini anatomicamente moderni dopo la loro uscita dall’Africa presero la direzione per raggiungere il continente asiatico attraverso il mar Rosso. Da l sia partito per colonizzare tutta la terra.
4)Il segreto del successo di Homo sapiens sapiens sono il pensiero e il linguaggio che derivano dalla struttura del loro cervello che si trovano nell’emisfero sinistro. 
5)Non è possibile suddividere l’umanità in gruppi distinti perché abbiamo tutti origine africana e siamo per questo motivo “tutti parenti”, anche se tutti diversi.
6)Si il naturalista credeva nell’esistenza delle razze a tal punto divise la specie umana in 6 varietà, di cui due anomale e 4 normali.

7)Gobineau sosteneva che ci fossero razze superiori, come la bianca e razze inferiori, come la nera, e che tra i bianchi gli ariani rappresentano gli eletti e che devono mantenersi “puri”, ovveronon mescolarsi ad altre popolazioni.
p.71
1)Per "economia di acquisizione" si intende per forma di economia che non comporta technice produttive in senso stretto, ma si basa sul prelievo diretto da ciò che offre la natura.
2)Oggi la cultura affidata alle donne si svolge nel seguente modo; ogni giorno per la ricerca di vegetali percorrono una decina di chilometri a piedi.

Domande

P. 324 1. Quale impostazione “classica condividono le socologie comprendenti?  L'espressione sociologie comprendenti risale a Max Web...