venerdì 8 maggio 2020

La scuola di Francoforte

Si indica un gruppo di intellettuali che a partire dal 1929 si raccolsero intorno a Max Horkheimer. Due intellettuali che spiccarono sono: Teodoor Adorno e Herbert Marcuse. 
Gli autori della scuola di Francoforte elaborano una lucida analisi della civiltà industriale avanzata nella quale ,a loro giudizio, nascono nuove e più sottili pratiche di controllo sociale, occultate da quei miti diffusi della democrazia e del benessere con cui il sistema  capitalistico si assicura la sopravvivenza e la riproduzione.
 Ne l'uomo a una dimensione di Marcuse, la società occidentale viene rappresentata come una confortevole ragionevole democrazia, orgogliosa di aver sconfitto il bisogno grazie al progresso economico e tecnologico, che però appiattisce l'uomo alla pura dimensione di consumatore, euforico e ottuso, la libertà è solo rappresentata dalla possibilità di scegliere tra prodotti diversi. Si tratta di una libertà per altro fittizia, giàcche i bisogni che spingono l'individuo a desiderare e a scegliere un bene sono in realtà indotti, cioè provocati ad arte dal sistema produttivo per garantire la propria sopravvivenza. Abbagliato da questi falsi bisogni, lui insegue beni che perpetuano in realtà la sua infelicità; è quindi spinto a lavorare fino all'istupidimento per l'ossessione di produrre, e anche nella dimensione apparentemente più private personale, quella del tempo libero, egli è manipolato da forze estranee: infatti si rilassa e si diverte in accordo con gli imperativi del consumo.

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