Una delle nazioni che colleghiamo al concetto di sociologia è quella di "oggettività". Oggettivo, nella nostra considerazione è ciò che è opposto a "soggettivo", a sua volta inteso come individuale, personale o dipendente dal punto di vista di chi giudica.
Pubblicità e controllabilità dei risultati
Il criterio che determina l’oggettività- e quindi la scientificità- di una conoscenza o di un complesso di conoscenze è dunque il carattere pubblico e controllabile dei risultati ottenuti.
La soggettività del ricercatore
La peculiarità dei fenomeni oggetto alla ricerca sociale rischia di coinvolgere comunque valori e orientamenti culturali del ricercatore, introducendo così un potenziale elemento di "soggettività" nell'edificio della ricerca. Ad esempio, se io decido di fare un'inchiesta sulla pratica religiosa, sicuramente avrò delle convinzioni personali a riguardo, che mi porteranno ad interpretare e utilizzare in un certo modo i dati della mia ricerca. Quindi, la soggettività del ricercatore è ineliminabile, ma è anche ciò che da alla ricerca uno spessore scientifico umanamente significativo.
La disciplina dell’avalutatività
C’è un momento però in cui la soggettività del ricercatore deve farsi da parte, e questo punto è il giudizio sui fenomeni oggetto di studio. E necessario comprendere l'agire umano in base al significato conferitogli dal soggetto che agisce comporta infatti che il ricercatore metta da parte i propri giudizi personali e si sforzi di separare la descrizione dei fenomeni sociali dalla loro valutazione.
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